LEGGENDE METROPOLITANE....IN PALESTRA!!

Ho voluto riportare un articolo dal sito www.my-personaltrainer.it, sulle mille "voci strane" che circolano all'interno delle palestre...spesso messe in giro dagli stessi istruttori!
Capita frequentemente che chi si allena da qualche tempo (magari pochi mesi) decida di fare un corso lampo per poter coronare il sogno di diventare istruttore.Finché nel mondo delle palestre e dello sport più in generale, non lavoreranno solo ed esclusivamente dei professionisti che hanno studiato per ANNI in ambito possibilmente UNIVERSITARIO, nasceranno delle vere e proprie leggende metropolitane che contrastano con le più semplici leggi della fisiologia, dell'alimentazione e della teoria dell'allenamento.
Purtroppo sono spesso gli "istruttori" o pseudo tali a far nascere queste leggende. Ecco un piccolo esempio degli errori più grossi e frequenti, che molto probabilmente avrete già sentito se appassionati di fitness.
1) "I dolori muscolari presenti il giorno successivo un allenamento intenso sono dovuti all'acido lattico": forse l'errore che si sente più spesso, niente di più inesatto. Lo smaltimento dell'acido lattico accumulato durante l'esercizio fisico avviene in un lasso di tempo molto più limitato (tra 20 minuti e 2-3 ore). Tale periodo è variabile da soggetto a soggetto e dipende principalmente dal grado di allenamento e dal tipo di ristoro (ad esempio un adeguato defaticamento causa una più rapida scomparsa del lattato dall'organismo).
I dolori muscolari sono in realtà dovuti a microtraumi delle miofibrille, a un aumento delle attività ematiche e linfatiche, con conseguente sensibilizzazione delle aree, e ai consequenziali processi infiammatori post-contrattili.

"Esercizi per "addominali bassi"": basta con questa suddivisione!Il vostro istruttore non ha un libro di anatomia umana, oppure nel suo percorso di studi di due giorni non l'ha mai utilizzato. Cambiate palestra prima che vi tormenti una lombalgia. Gli addominali bassi NON ESISTONO.
Il retto addominale (muscolo erroneamente suddiviso in alto e basso) è in realtà un unico, muscolo che origina superiormente dal processo xifoideo dello sterno e dalla 5-6-7 cartilagine costale; inferiormente si inserisce sulla sinfisi pubica. Molti degli esercizi che dovrebbero coinvolgere gli "addominali bassi" in realtà prevedono dei movimenti che stimolano spesso l'ileo-psoas risultando, oltre che inutili, spesso dannosi. L'Ileo-psoas è un muscolo formato dal muscolo iliaco (con origine prossimale sulle vertebre lombari) e dal grande psoas (origina dalla faccia interna dell'osso iliaco); i due capi confluiscono inferiormente in un'unica inserzione sul piccolo trocantere del femore. Un suo eccessivo accorciamento è alla base di situazioni di iper-lordosi. Come precedentemente analizzato il retto addominale NON SI INSERISCE SUGLI ARTI INFERIORI, ma sulla sinfisi pubica. Per evitare di coinvolgere l'ileopsoas, negli esercizi dalla posizione supina è sbagliato e dannoso partire con gli arti inferiori rasenti al suolo, è corretto invece mantenere un' angolazione di 30° o superiore.
Dunque ricordate che è impossibile coinvolgere con un solo esercizio esclusivamente la parte alta o la parte bassa del retto addominale.

"L'unico modo per perdere massa grassa è la corsa, non servono i pesi": innanzitutto occorre precisare che l'approccio con la corsa deve essere graduale, per un principiante o una persona obesa sarebbe meglio iniziare con un attività aerobica ad intensità moderata, che si è in grado di protrarre a lungo nel tempo. Capita spesso di vedere nei parchi persone gravemente sovrappeso che con sforzi fisici incredibili cercano di correre il più a lungo possibile (quasi sempre pochi minuti). In questi casi sia l'apparato cardiocircolatoro che le articolazioni sono sottoposti a sforzi eccessivi e dannosi. Il range di lavoro ottimale per perdere massa grassa è tra il 60-70% della frequenza cardiaca massima, in quanto l''utilizzo come fonte energetica dei lipidi aumenta con la durata del lavoro e diminuisce man mano che l'intensità si avvicina al massimo consumo di ossigeno. É evidente che per mantenere tale intensità almeno per 20-30 minuti, è generalmente sufficiente una camminata a passo svelto. Per quanto riguarda l'allenamento con i pesi, non deve essere assolutamente demonizzato, svolge invece un ruolo fondamentale per l'aumento della massa magra e di conseguenza del metabolismo basale.

"L'istruttore suggerisce una forte restrizione dei carboidrati per calare di peso ": ricordatevi che prima di iniziare una dieta è necessario effettuare sia un'accurata visita medica che specifiche analisi. Solo un medico specializzato è autorizzato a prescrivere diete, un istruttore, se qualificato, è tenuto a darvi importanti consigli per adeguate abitudini alimentari ed un corretto stile di vita. Comunque questo tipo di dieta, viene chiamata chetogenica in quanto aumenta la presenza dei corpi chetonici (sottoprodotti dell'incompleto catabolismo lipidico dovuto all'assenza di carboidrati) nel plasma. I suoi sostenitori sostengono che la carenza dietetica dei carboidrati provoca la mobilizzazione dei grassi a fine energetico. Ma analizziamo gli aspetti negativi; una dieta povera di carboidrati provoca rapida deplezione delle riserve di glicogeno con conseguenti ripercussioni negative sull'allenamento e riduce inoltre la massa magra per l'aumentato catabolismo proteico. La dieta chetogenica è inoltre potenzialmente PERICOLOSA, potendo causare acidosi, alterare l'equilibrio elettrolitico,aumentare i livelli di acido urico e i lipidi plasmatici, causare disidratazione, nei casi più estremi può addirittura portare al coma da acidosi.

"Devi provare questa scheda, è miracolosa, guarda come ha funzionato con me": non esistono allenamenti miracolosi, esistono solide basi scientifiche che devono essere applicate alla specificità di ogni singolo individuo.
Siete stufi di sentire queste cose? La soluzione è semplice.. Il mondo del fitness è ricco di persone incompetenti, ma anche di istruttori, di personal-trainer qualificati con cui non solo non metterete a rischio la vostra salute, ma otterrete finalmente dei risultati concreti.

Affidatevi a persone competenti, otterrete risultati altrimenti irraggiungibili!!

METODO PILATES



Il Metodo Pilates (detto anche semplicemente Pilates) è un sistema di allenamento sviluppato all'inizio del '900 da Joseph Pilates.
Pilates ha chiamato il suo metodo Contrology, con riferimento al modo in cui il metodo incoraggia l'uso della mente per controllare i muscoli. È un programma di esercizi che si concentra sui muscoli posturali, cioè quei muscoli essenziali a fornire supporto alla colonna vertebrale.
Il metodo è indicato anche nel campo della rieducazione posturale. In particolare, gli esercizi di Pilates fanno acquisire consapevolezza del respiro e dell'allineamento della colonna vertebrale rinforzando i muscoli del piano profondo del tronco, molto importanti per aiutare ad alleviare e prevenire mal di schiena. Con questo metodo di allenamento non si rinforzano solo gli addominali ma si rinforzano anche le fasce muscolari più profonde vicino alla colonna e intorno alle pelvi.

Il punto cardine del metodo è la tonificazione e il rinforzo del Power House, cioè tutti i muscoli connessi al tronco: l'addome, i glutei, gli adduttori e la zona lombare. Gli esercizi che si eseguono sul tappetino (Pilates Mat Work) devono essere fluidi e perfettamente eseguiti, devono inoltre essere abbinati ad una corretta respirazione.
Il metodo Pilates non ha marchio di registrazione per cui ogni insegnante di educazione fisica motoria lo può avvicinare al suo stile e alla sua personalità, ma si deve rifare ai principi basilari del Pilates che sono sei:


La RESPIRAZIONE, sempre ben controllata e guidata dall'aiuto dell'insegnante come nella pratica dello Yoga (nello specifico nel Pilates si inspira nel cominciare l'esercizio e nel momento dello sforzo maggiore si espira);
Il BARICENTRO, sinonimo di Power House, visto come centro di forza e di controllo di tutto il corpo;
La PRECISIONE, ogni movimento deve avvicinarsi alla perfezione, un lavoro a circuito chiuso dove l'insegnante deve avere continui feedback dall'allievo;
La CONCENTRAZIONE, massima attenzione in ogni esercizio, la mente deve essere il supervisore per ogni singola parte del corpo;
Il CONTROLLO, controllo su ogni parte del corpo, non si devono effettuare movimenti sconsiderati e trascurati;
La FLUIDITA', questo principio è la sintesi di tutti i concetti precedenti. Nella sua forma più eccelsa il Pilates è "poesia in movimento" ....